Radio-Rai la storia dei media italiani è nel nome.
Uri-Eri-Eiar tanti i nomi e le vicende, ma la RAI resta la radio di Stato .
All’ 89esimo anno di vita, sebbene resti irrisolta la paternità del “mass-media”, la radio è - con le inevitabili contraddizioni del caso - pienamente proiettata verso il futuro delle tecnologie mobili.
Corre l’anno 1901. Marconi è con la sua cricca internazionale a fare esperimenti in mare. In Italia nel 1924(gli Usa nel 1922) arriva la prima radioaudizione ufficiale dell’URI (una coop di radio private). Nel 1927 diventata ERI, il regime né è l’utilizzatore principale. E’ il periodo degli “strass”, delle luci e delle ombre anni ’30. Arriva la TV e il nome RAI
(RadioAudizioniItaliane). Lo sviluppo del mezzo radio&televisivo continua dagli anni ’70 ad oggi affermandosi come fenomeno sociale di massa. (Da Informazione&Potere - Mario Forno - Edizioni Laterza).
Corre l’anno 1901. Marconi è con la sua cricca internazionale a fare esperimenti in mare. In Italia nel 1924(gli Usa nel 1922) arriva la prima radioaudizione ufficiale dell’URI (una coop di radio private). Nel 1927 diventata ERI, il regime né è l’utilizzatore principale. E’ il periodo degli “strass”, delle luci e delle ombre anni ’30. Arriva la TV e il nome RAI
(RadioAudizioniItaliane). Lo sviluppo del mezzo radio&televisivo continua dagli anni ’70 ad oggi affermandosi come fenomeno sociale di massa. (Da Informazione&Potere - Mario Forno - Edizioni Laterza).
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di Foto Sport & Notizie (indirizzo email : fotosportnotizie@gmail.com)
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